lunedì 14 febbraio 2011

Esben and the Witch: il ritorno della Cold Wave?


In tempo di guerre fra reginette pop, giá vinte e giá perse, noi abbiamo preferito concentrarci su qualcosa di più (o)scuro.
Si chiamano Esben and The Witch, sono di Brighton (città che ha visto nascere Fat Boy Slim, Bat for Lashes e The Kooks, per dirne qualcuno), e prendono il loro nome da una favola di origine danese.
Il mese scorso è uscito il loro album di debutto Violet Cries, dopo un Ep di lancio che fece molto parlare al di là della Manica.
Sonorità (neo)gotiche, cupe, accentuate da echi e riverberi, da elettronica e chitarre, un'atmosfera di magica e fredda oscurità che si diffonde in tutte le tracce dell'album, come se la voce di Rachel Davies e l'accompagnamento dei suoi due colleghi fossero l'evoluzione esatta di una Florence Welch solo molto più pessimista e dark (Marching Song e Light Streams).
C'è chi li ha identificati come Bat for Lashes per adulti (Marine Fields Glow), chi ci ha sentito una Bjork più austera e arcigna (Hexagons VI e Chorea).
Noi sappiamo solo che sentendo questo album, a nostro giudizio ottimo, abbiamo la netta impressione di levitare e che il canto della Davies sia molto piu vicino alle sirene, quelle di origine ellenica che attiravano a sè gli uomini con il loro canto e poi ne mangiavano i corpi (sentire Eumenides e crederete).

KinoEye

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