Sembra facile: pensi ai Klaxons e dici “New Rave”. Onestamente, qualcuno ha mai saputo davvero cosa volesse dire? Ok, new wave imbevuta di lead-synths acidi, ritmiche dance, glow sticks in ogni dove e Ray Ban Wayfarer color evidenziatore come se piovessero. Musicalmente parlando però, non sono certo l’unica a sospettare che il “New Rave” non sia mai esistito o almeno, mai definizione fu più sbagliata per una band del genere ed i Klaxons l’altra sera mi hanno dato ragione.
Il live set al Traffic Festival - intorno al palco i giardini della Reggia di Venaria Reale, Torino - in un’ora appena fa sparire ogni etichetta e la band mi fa assistere ad un concerto che proprio non mi aspettavo. L’elettronica c’è, ma il tutto è talmente ben amalgamato da non suonare per nulla come un clichè ed anche i tentativi più “ballabili”, come la celebre “Atlantis To Interzone”, nel live trasudano un’attitudine decisamente più punk rock che dance. Non manca nessuno dei singoli, da “Gravity’s Rainbow”, col suo riff di basso strozzato e la ritmica sincopata, fino alla più celebre “Golden Skans”. Chapeau a Steffan Halperin alla batteria che, complice un impianto audio davvero “da festival” (ogni colpo di grancassa fa tremare la frangetta di tutti) pensa al grosso del lavoro anche quando è davvero difficile (“Magick”).
“Surfing The Void”, nuovo album in uscita il 23 Agosto ed anticipato dal singolo “Echoes”, è stato descritto dalla band stessa come un “live album”, composto, suonato e registrato in presa diretta in una stanza di tre metri quadrati appena e, se le premesse sono queste, si tratterà probabilmente di un interessante cambio di rotta, anche se di sicuro qualche hipster storcerà il naso.
I Klaxons saranno nuovamente in Italia per l’ultima data del tour promozionale, per l’esattezza il 2 Dicembre ai Magazzini Generali di Milano. I Ray Ban fluorescenti lasciateli a casa.
Napalm Karenina
Il live set al Traffic Festival - intorno al palco i giardini della Reggia di Venaria Reale, Torino - in un’ora appena fa sparire ogni etichetta e la band mi fa assistere ad un concerto che proprio non mi aspettavo. L’elettronica c’è, ma il tutto è talmente ben amalgamato da non suonare per nulla come un clichè ed anche i tentativi più “ballabili”, come la celebre “Atlantis To Interzone”, nel live trasudano un’attitudine decisamente più punk rock che dance. Non manca nessuno dei singoli, da “Gravity’s Rainbow”, col suo riff di basso strozzato e la ritmica sincopata, fino alla più celebre “Golden Skans”. Chapeau a Steffan Halperin alla batteria che, complice un impianto audio davvero “da festival” (ogni colpo di grancassa fa tremare la frangetta di tutti) pensa al grosso del lavoro anche quando è davvero difficile (“Magick”).
“Surfing The Void”, nuovo album in uscita il 23 Agosto ed anticipato dal singolo “Echoes”, è stato descritto dalla band stessa come un “live album”, composto, suonato e registrato in presa diretta in una stanza di tre metri quadrati appena e, se le premesse sono queste, si tratterà probabilmente di un interessante cambio di rotta, anche se di sicuro qualche hipster storcerà il naso.
I Klaxons saranno nuovamente in Italia per l’ultima data del tour promozionale, per l’esattezza il 2 Dicembre ai Magazzini Generali di Milano. I Ray Ban fluorescenti lasciateli a casa.
Napalm Karenina
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