Già qualche tempo fa vi avevo parlato del BELLISSIMO e BRAVISSIMO BRANDON FLOWERS (come non farlo) e della sua imminente, e momentanea, carriera da solista.
Ecco. Ai primi di Settembre è uscito in tutto il mondo il suo primo album in solitaria, Flamingo (che io ovviamente ho comprato originale per 20 euro, ben spesi). Un album che ha visto la partecipazione e la collaborazione di tre grandi produttori quali Stuart Price, Daniel Lanois e Brendan O’Brien (che se li cercate su Wikipedia vi renderete subito conto di chi sono e che importanza hanno nel mondo della musica).
Ma veniamo al disco. Sin dal titolo si capisce subito che si tratta di un omaggio a Las Vegas, città amata da BRANDON, città dove LUI è cresciuto (Flamingo è infatti una zona della città ben nota al BENEAMATO). Per quanto riguarda le tracce, si tratta di pezzi in cui vengono affrontati tutti i temi per lui importanti, come la fede, l’amore per le persone care, scelte giuste e difficili o sbagliate, il tutto con melodie country e sferzate di rock, pop, soul e accompagnati da cori, chitarre e giochi di voci che lasciano una sensazione piacevole ma malinconica; una doppia lettura quindi, una doppia faccia di uno stesso lavoro, proprio come Las Vegas, città degli eccessi e del divertimento ma anche luogo desolante, soprattutto dopo la grave crisi economica che l’ha colpita duramente.
Dunque se da Flamingo vi aspettate un capolavoro, beh bisogna ammettere (a malincuore purtroppo) che questo non lo è. Ma bisogna fare delle considerazioni. Si tratta di un disco molto personale, che con i Killers FLOWERS non avrebbe mai potuto fare (a differenza di quello che lui dice), in quanto in questo disco c’è tutta la sua anima, il suo vissuto, le sue emozioni; è un album per certi versi sperimentale, che dimostra quanto sia eclettico IL CANTANTE; è un album che scorre via veloce, senza stancare, che regala alcuni pezzi davvero notevoli e che subito dopo averlo ascoltato fondamentalmente riascolteresti. Per tutti questi motivi si può affermare che Flamingo è un buon esordio come solista e non passa affatto inosservato (o inascoltato).
Ora per la delizia (e la libido) di tutti noi (sì, non solo la mia), BRANDON arriva in Italia per presentare il suo lavoro per due date imperdibili: il 4 ottobre all’Alcatraz di Milano e il 5 al Circolo degli artisti a Roma. Un’occasione unica per vedere il nostro beniamino da solo e in tutto il suo splendore. Piccolo problema: il concerto di Roma è sold out da almeno due settimane.
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