Ho sempre pensato che il marchio Kipling fosse appannaggio culturale dei filippini della metro Battistini, forse perchè l'ho sempre associato al cheap.
Ma chi l'ha detto che il cheap non può essere comunque carino e portabile e soprattutto chi ha detto che i filippini sono cheap? Ma, in realtà, pensavo fosse un marchio economico perchè queste benedette borse sembravano una copia sputata delle borse della meno economica Le Sportsac, bags label americano degli anni '70 che, non a caso, i nipponici adorano.( O questi ne sanno una più del diavolo)
Bene, adesso la Kipling cerca di dare una sferzata di novità e stile attraverso una mini collezione di borse e accessori, "Capsule Collection", affidando l'infausto compito a Peter Pilotto.
Pilotto è un giovane stilista metà austriaco e metà italiano, che secondo me ha del talento vero. Ama i tagli particolari, i tessuti ricercati e le stampe di ispirazione naturale e scientifica. Mettimi una stampa Galaxy ed un drappeggio e muoio di felicità.
Le borse Kipling disegnate da lui hanno lo stesso maniacale interesse per i viaggi intergalattici e per le invenzioni scientifiche presente nelle sue collezioni.
L'accostamento tra il marchio e lo stilista è inconsueto, ma il risultato non è troppo deludente.
A breve sarà attivo l'e-store sul sito della Kipling. Intanto sbirciate i modelli.
www.kipling-usa.com
Rooge
Io voglio il marsupio, basta che si stacca la scimmia.
RispondiEliminaSpero di sì...anche io mi chiedevo la stessa cosa:-)
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